Così scriveva Pellegrino Artusi nel suo libro “La  Scienza in Cucina e l’Arte di mangiar bene”  (1820-1911):

“BROCCOLI FIOLARI”

Questi broccoli, di cui a Creazzo si fa gran consumo, hanno le foglie di un verde cupo.
Nettateli dalla foglie più dure e lessateli. Tolti dall’acqua bollente gettateli nella fredda e , dopo strizzati bene, tritateli all’ingrosso e gettateli in padella con lardo vergine, condendoli con sale e pepe. Tirato che abbiano tutto l’unto, annaffiateli con vino bianco dolce, continuate a strascinarli in padella finchè l’abbiano tutto assorbito ed evaporato, indi serviteli che saranno lodati.
Non potendo darvi di questo piatto le dosi precise, abbiate pazienza di far qualche prova ( ne ho fatte tante io) per accertarvi del suo gusto migliore.

Questo scriveva più di un secolo fa Pellegrino Artusi, un noto chef del tempo; oggi la cucina moderna ha saputo reinterpretare l’utilizzo gastronomico del broccolo fiolaro e trasformarlo in prelibate pietanze che spaziano dalla cucina tradizionale a quella piu’ innovativa ed esotica.
Vi proponiamo alcune ricette tradizionali e di chef di famosi ristoranti della zona.